Ciao, sono Massimo Bernardi, piacere, e questa è L’ITALIA (fa qualcosa alle persone), la newsletter che esce fissa il giovedì pomeriggio. Incredibile, sono stato puntuale. Di seguito le cose di questa settimana, buona lettura.
>> Osteria da Gemma <<
La cuoca casalinga delle Langhe più famosa del mondo
A Roddino, tra le vigne spoglie delle Langhe (della Langa, dicono i locali), c’è l’Osteria da Gemma.
Gemma Boeri ha due spalle belle larghe a forza di tirare col mattarello la pasta dei tajarìn, i suoi leggendari tagliolini all'uovo, e non ha nessuna voglia di smettere.
Anche se ha 76 anni, anche se ormai è una leggenda della cucina di Langa e potrebbe godersi la gloria, sul cocuzzolo di Roddino, vicino a Alba, dove regna nella celebre trattoria che porta il suo nome. Un posto semplice – tavoli di legno, soprammobili polverosi – ma con molte foto di vip alle pareti.
Il suo è un nome conosciuto tra gli amanti della cucina. La fama, consolidata da anni, rende un’impresa prenotare un tavolo (siamo sui 4 mesi d’attesa).
Gemma non deroga dai classici piemontesi, il menu è fisso: antipasti (insalata russa, vitello tonnato), tajarin e ravioli al plìn, secondi variabili, tre dolci. Tutto a 34 euro, vino a parte.
Di sé dice:
“Faccio cose normali, come a casa”.
O come nel rito magico del giovedì, quando con un gruppo di arzille signore si mette a preparare i ravioli del plìn, che in piemontese vuol dire pizzicotto: quello che si deve dare alla pasta perché assuma la sua forma di ombelico.
Una cuoca casalinga che, forte di 50 anni di esperienza, è passata da un angusto circolo Endas alla trattoria con vista di oggi, aperta nel 2005, che ha conquistato Depardieu, Cannavacciuolo, Sinner, perfino Vanity Fair.
La fama?
“Un po’ troppo,” ammette.
Se ti ho incuriosito e vuoi toglierti lo sfizio, le prenotazioni all’Osteria da Gemma per maggio, giugno e luglio aprono il 1°aprile alle 10.
» Sardegna «
Le 10 spiagge più belle
“Una lista non è mai incongrua se ha un criterio chiaro,” scriveva Umberto Eco in “Vertigine della lista”.
Fatico a trovare una spiccata congruità nella lista delle 35 spiagge più belle d’Italia compilata da “Traveller”, illustre mensile americano di viaggi (Conde Nast).
Soprattutto, mi sembra eccessivo il primo posto assegnato a Cala Goloritzé, nel golfo di Orosei, in Sardegna. Allora ho compilato anch’io una lista, limitata alle spiagge sarde, da sud a nord. Chissà, magari ti torna utile.
SUD
Spiaggia del Poetto: a pochi minuti da Cagliari, si allunga per 8 km nel Golfo degli Angeli, tra Sella del Diavolo e Quartu Sant’Elena. Sabbia bianca, chiringuiti, scuole di surf e una torre del XVI secolo che evoca un mare non sempre amichevole.
NORD-EST
Spiaggia Poltu Di Li Cogghj: amata dall’Aga Khan, inventore della Costa Smeralda, e quindi nota come Spiaggia del Principe. Raggiungibile in 10 minuti su un sentiero roccioso (no infradito), alterna sabbia fine e granito. Portati il pranzo, niente bar.
Cala Spalmatore: nell’arcipelago della Maddalena, Parco Nazionale con 300 spiagge incontaminate, è facilmente accessibile dal porto. Alternativa? La Spiaggia Rosa di Budelli, anche se un po’ sbiadita, resta un sogno per i nuotatori che amano i coralli rosa (chi non li ama).
NORD-OVEST
San Giovanni: vicino al borgo medievale di Posada e al Castello della Fava, vanta le Cinque Vele Legambiente. In effetti, un giro in canoa sul Rio Posada ti permette di vedere i fenicotteri rosa.
EST
Cala Luna: sotto il Gennargentu, una baia selvaggia raggiungibile con un trekking di 2 ore o in barca da Cala Gonone. Mare turchese, grotte e un’escursione alla Grotta del Bue Marino. Hai riconosciuto il set del film “Travolti da un insolito destino” con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini?
Cala Mariolu: Sulla costa centro-orientale, circondata da scogliere alte 500 metri, un tesoro di sabbia rosa e ciottoli perfetta per snorkeling. Si conquista con un trekking impegnativo oppure in barca.
Cala Goloritzé: un sentiero tra lecci conduce alla spiaggia di ciottoli bianchi che “Traveller” ha messo al numero 1 della sua lista. Il mare, in effetti, è splendido; da Cala Gonone, un giro in gommone svela il Monte Caroddi e il “falco di Eleonora”.
OVEST
Oristano: a un’ora da Cagliari, la Penisola del Sinis ti assicura spiagge bianche, lagune e scogliere fossili, venti ideali per kitesurf, snorkeling oltre alle rovine di Tharros.
NORD
La Pelosa: a Stintino, con vista sull’Asinara, incanta per la combo sabbia bianca - mare turchese. È molto affollata, ma la zona di Capo Falcone offre respiro. Alcune trattorie di pesce sono più che discrete.
Porto Pollo: a nord di Palau, è il paradiso di windsurf e kitesurf, animato da molti giovani. Tra dune e macchia mediterranea, sono diverse le calette che invitano a rilassarsi, rifocillarsi e ammirare il tramonto.
Se la newsletter ti piace, allora falla girare: è il modo migliore per pubblicizzarla.
>> Louis Vuitton <<
Apre il primo ristorante italiano
Milano avrà il primo ristorante italiano di Louis Vuitton dal prossimo 8 aprile.
La casa di moda francese per guidare la cucina ha scelto la famiglia bergamasca del gruppo Da Vittorio.
“Da Vittorio Café Louis Vuitton” e “DaV by Da Vittorio Louis Vuitton” (nomi faticosi) debutteranno nel rinnovato negozio al civico 2 di via Montenapoleone, rispettivamente il 4 e l’8 aprile.
Il café, 36 coperti, aperto dalle ore 8:30 alle 20, si trova nella corte neoclassica di Palazzo Taverna, edificio del 1835.
Sul menu piatti classici degli altri ristoranti Louis Vuitton come Gouffrette di granchio reale, Croque Monsieur, Entremet pistache, ma anche Linguina aglio e olio oltre alle monoporzioni decorate con il fiore simbolo della maison di moda. Momento saliente l’aperitivo e, più avanti, l’ora del tè.
Il ristorante “DaV by Da Vittorio Louis Vuitton”, 48 coperti, aperto a pranzo e cena, sarà accessibile sia dal negozio che da un’entrata autonoma in via Bagutta.
Sul menu i classici della famiglia bergamasca, dai Paccheri alla Vittorio agli Scampi alla griglia con salsa bernese. Oltre a piatti della tradizione lombarda rivisti come il risotto allo zafferano servito a forma di fiore di Louis Vuitton con una potente salsa all’ossobuco.
Il Foglio è in edicola da martedì scorso con due copie, quella consueta e un'altra realizzata solo con l'intelligenza artificiale, un esperimento che durerà un mese.
>> Milano <<
La città più “camminabile” del mondo
Milano è la città più pedonabile al mondo secondo una ricerca ripresa dall’Economist e coordinata dall’urbanista Matteo Bruno.
Il 97,5% dei residenti può raggiungere servizi essenziali come scuole, ospedali, ristoranti e negozi in 15 minuti a piedi, con una distanza media di 6,4 minuti. Superate Copenaghen (6,6 minuti) e Torino (7,1 minuti).
Milano, che non di rado trova spazio nelle classifiche internazionali, beneficia di una peculiarità: a parità di peso specifico metropolitano è quasi sempre la più piccola, per estensione, tra le città con le quali si confronta, che spesso sono capitali.
Google Maps alla mano, la guglia del Duomo dal pinnacolo del grattacielo Unicredit a Porta Nuova, dista una mezz'oretta di camminata. Niente a che vedere con le distanze interne di certe capitali europee, per non parlare di quelle americane.
>> Costiera Amalfitana <<
Pasqua
Diciamo che per Pasqua stai considerando l’idea di andare/tornare sulla Costiera Amalfitana. Nella tua to-do list hai messo tutto? Controlla.
POSITANO E DINTORNI
Pittoresca fino all’inverosimile è impossibile non andarci. Le scale continuano a essere ripide, quindi scarpe comode.
Noleggia una barca e costeggia Capri. Da Lucibello a Positano il gommone costa da €90/ora.
Lo Scoglio, a Marina del Cantone, è inflazionato e caro, ma come insegna Stanley Tucci, poche cose ti rimettono al mondo come gli spaghetti alle zucchine vista mare del ristorante chiamato anche “Da Tommaso”. Specie ora che la terrazza costruita su palafitte è stata rinnovata.
Ammira il triclinio della villa romana di Positano e gli affreschi luminosi sotto la chiesa di Santa Maria Assunta.
I cammini non sono mai stati tanto popolari come oggi. Percorri il sentiero degli dei, fai trekking da Bomerano a Nocelle (4-5 ore) con viste che non si dimenticano. Aiutati comprando la mappa del Monte Lattari del CAI in qualche negozietto.
Passa almeno una notte a Capri per goderti la piazzetta senza folla dopo l’ultimo aliscafo.
DA PRAIANO A MARINA DI PRAIA
Scendi i 413 gradini di scalinata panoramica e raggiungi Gavitella, in frazione Vettica Maggiore, unica caletta in tutta la Costiera dove all’ora dell’aperitivo il tramonto si tuffa direttamente in mare.
Bacco Furore è la trattoria della sorella di Marisa Cuomo. A proposito, per un clinic sui vigneti eroici di Furore e per degustare i suoi vini prenota una visita su marisacuomo.com.
Esplora la grotta dello smeraldo vicino a Conca dei Marini, borgo famoso per la bellissima baia e per gli “spaghetti alla Jaqueline” della Tonnarella, negli anni sessanta rifugio dei vip, compresa l‘ex first lady americana
Nel paese che dà il nome al tratto di costa lungo 50 chilometri, Amalfi, gustati edifici storici e religiosi. Oltre alla delizia al limone della pasticceria Pansa, proprio accanto al Duomo.
Il duomo di Amalfi, giustappunto. Visita la cattedrale arabo-normanna compresa la cripta, con le reliquie di Sant’Andrea e il “miracolo” liquido.
DA ATRANI A VIETRI
Scalinatelle, tramonti infuocati e zuppe di pesce. Cammina per Atrani, il borgo più piccolo d'Italia immortalato da Netflix come sfondo di “Ripley”, serie cult girata in un bianco e nero emozionante. Alla trattoria ‘A Paranza vai con gli scialatielli ai frutti di mare.
Maiori ha la spiaggia più lunga della Costiera, è anche economica; se ti fermi scegli l’Hotel Botanico San Lazzaro.
Nel paese dei pizzaioli prova la pizza di Tramonti alla trattoria San Francisco
Fai rifornimento di colatura di alici e intanto provala nei ristoranti di Cetara come Acqua Pazza o San Pietro.
Che fai, a Vietri non ti compri le ceramiche? Negozio consigliato: Ceramiche Artistiche Solimene.
Villa Rufolo, Villa Cimbrone, il Duomo. Hai fatto bene a salire fino a Ravello, snob e struggente come i giardini sospesi sul mare di Villa Cimbrone o il Belvedere dell’Infinito caro a Greta Garbo.
A Villa Rufolo si sono inventati i concerti all’alba e hanno piazzato il palco a picco sul mare. Vuoi mancare proprio tu?
Il duomo di Ravello risale all’11° secolo, la fiala di sangue di San Pantaleone si liquefa il 27 luglio.
OLTRE LA COSTA
Con 40 minuti di treno da Salerno, che ha un duomo bellissimo e anche un nuovo aeroporto, arrivi ai templi dorici di Paestum.
Da Marina Grande di Sorrento il Vesuvio è ancora più bello del solito.
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» Romeo «
L’hotel più bello di Roma?
In uno degli ultimi progetti, Zaha Hadid, archistar di fama planetaria scomparsa nel 2016, prima donna a vincere il “Pritzker Prize” nel 2004, ha portato il suo stile all’Hotel Romeo di Roma, inaugurato da poco dopo dieci anni di lavori.
L'albergo è all’insegna dei dettagli contrastanti, dalle linee fluide tipiche di Hadid a un busto della prima imperatrice romana, Livia Drusilla, nella hall. Il pavimento trasparente della piscina interna rivela rovine romane, mentre ramificazioni simili ad alberi definiscono gli interni del ristorante.
Le 74 camere e suite alternano affreschi restaurati del XVII secolo, soffitti dipinti, trompe l'oeil e il futurismo audace emblema di Zaha Hadid. (Wallpaper)
>> Pasta <<
Fatta in un solo posto al mondo
Lorighittas? Non conoscevo gli eleganti anelli di pasta fresca tipici di Morgongiori, un borgo sardo di mille abitanti in provincia di Oristano.
Le ha fatte entrare nel mio radar “Pasta Grannies”, il canale YouTube della videomaker britannica Vicky Bennison, che ha intuito il fascino mediatico delle nonne in cucina, spesso italiane, e ne ha fatto un successo.
Con le lorighittas ho conosciuto Cesaria Figus, star di questi sottili fili di pasta, avvolti due volte attorno a tre dita e poi intrecciati. Nonostante l’età, le sue mani si muovono come quella di una bambina. Difficile crederlo, ma Cesaria ha 95 anni.
Un tempo preparata solo per Ognissanti, oggi la pasta sarda si mangia più spesso, ma sempre con il tradizionale ragù di galletto ruspante, come consiglia Cesaria.
P.S.
Il link più cliccato della scorsa newsletter è, anzi, sono quelli su Roadbook.
Qualche idea per la fuga di Pasqua c’era nella newsletter di oggi, chissà dove sceglierai di andare, se andrai. Scrivimi nel caso ti servano ulteriori consigli. Ci ritroviamo giovedì prossimo.