Ciao, eccomi di nuovo.
(Bel posticino, vero?)
>> Lakecomo special <<
Giovani ricchi pagano per atteggiarsi da vecchi ricchi
Il video di una festa sul Lago di Como ha totalizzato 30 milioni di visualizzazioni lo scorso weekend su X, scatenando una polemica internazionale.
A pubblicarlo è Miss White, account che racconta il lusso in modo provocatorio, con la caption “Casual parties at Lake Como”. Come a dire: da queste parti certe esibizioni di ricchezza tra Soprano e Eyes Wide Shut, sono la norma.
Ma c’è un dettaglio su cui tutti concordano, nonostante i commenti irritati: il video, che sembra l’intro di un porno, è falso.
Tra i partecipanti viene riconosciuto Filippo Pignatti Morano di Custoza, giovane ereditiere italiano legato a Tuxedo Society, un club esclusivo attivo su Instagram che organizza eventi VIP a pagamento.
In pratica, i protagonisti del video sono giovani ricchi che spendono soldi per atteggiarsi da vecchi ricchi. Quanti? Non pochi: 6.000 euro l’anno solo per l’iscrizione.
Curioso un dettaglio del regolamento: “Se decidi di lasciare il club avvisa in anticipo perché il tuo posto andrà a qualcun altro in lista d’attesa.”
Come dire: dài su, non fare il pezzente.
>> Lakecomo special 1 <<
Come tutto è cominciato
Tutto inizia nel 2002 quando George Clooney acquista Villa Oleandra per 7,6 milioni di dollari. ll lago attraversa l’iperspazio della popolarità turistica e si trasforma nel brand ”Lakecomo”: non più un luogo ma un sentito dire del lusso. Una piccola Dubai italiana.
Nel 2024, il Lago di Como accoglie 5 milioni di visitatori. I B&B passano da poche centinaia a quasi 7.000, mentre gli hotel 5 stelle lusso salgono da due (Villa d’Este e Grand Hotel Serbelloni nel 2002) a otto, con altri quattro in arrivo.
Anche le grandi catene internazionali investono sul lago: arrivano Mandarin Oriental e Ritz-Carlton, mentre il Passalacqua (ah, quella foto in apertura), aperto nel 2022 dalla famiglia De Santis, viene subito eletto “Miglior hotel del mondo” dalla guida 50 Best.
I matrimoni nelle ville storiche diventano un business milionario, spinti anche dal cinema: Anakin Skywalker si sposa a Villa Balbianello nel secondo episodio di Star Wars. E il mito si rafforza.
Tra gli sposi, molti sono vip: John Legend e Chrissy Teigen aprono la strada nel 2013. Ai matrimoni sul lago cantano Lady Gaga, Bruno Mars e Robin Williams. Nel 2022 il miliardario Alan Howard affitta Villa Olmo per un mese, pagando 1,3 milioni di euro per il matrimonio più costoso mai visto sul lago.
Se il turismo di lusso porta ricchezza, le conseguenze si fanno sentire: prezzi delle case +11% annuo, traffico incessante, ristoranti sempre più cari. Gli abitanti parlano di overtourism. “Speriamo finisca presto,” commentano, “vorremmo tornare a mangiare la pizza a un prezzo decente.”
>> Lakecomo special <<
Se non sei milionario
Puoi fare una vacanza nella “beautiful resort area between Milan and Saint-Moritz“, come Vanity Fair ha definito il lago di Como, se non sei milionario?
Ci possiamo provare ma, ti avviso, non sono consigli per gentleman inamidati. Apri le note del Mac e scrivi: strategie per risparmiare.
Mete alternative
Dimentica Bellagio, Lecco, Varenna. Cerca paesini nascosti e meno turistici lungo le sponde del lago.
Alloggi economici
Alcune perle per soggiorni convenienti:
- Agriturismo Le Radici (Alpe di Blessagno): bel posto, molto “farm to’ table”. 90€ a notte colazione inclusa.
- B&B Da Mara (Sormano): 40 minuti d’auto da Como, appartamenti a 40€.
- La Vecchia Chioderia (a 5 km da Menaggio): è anche un allevamento di trote. Camere da 60€, vicino c’è il Parco Val Sanagra.
- Rosina House e Chalet (Colico): romantiche camere vista lago da 98€
- Ca Di Nadin (Colico): sistemazioni eleganti da 110€.
Muoversi risparmiando
Prendi il traghetto direzione Tremezzina. Biglietti da 6 a 13 €. Troverai:
Panorami mozzafiato
Visita alla famosa Villa del Balbianello
Visite all'Isola di Comacina
Consiglio bonus
A Tremezzina percorri la Greenway, un cammino di 10 km tra Colonno e Griante con scorci unici tra torrenti, fattorie, acciottolati e gelaterie.
>> Torino <<
Reggia di Venaria Reale
Nel 2024 oltre 500.000 persone hanno visitato la Reggia di Venaria Reale. Perché questo boom di visite per la residenza sabauda alle porte di Torino (+17% rispetto al 2023) costruita tra il 1658 e il 1679?
Risposta: Il meraviglioso esempio di architettura barocca, punto di riferimento per le grandi esposizioni internazionali, dispone di 80.000 metri quadrati di spazi espositivi e 60 ettari di giardini, riconosciuti tra i più belli d’Italia.
Risposta breve (10 secondi):
>> Alberto Angela <<
Nei luoghi di Montalbano
Alberto Angela, di cui sono un preoccupato fan, dedica un episodio di "Ulisse" ai luoghi del Commissario Montalbano per il centenario di Andrea Camilleri.
Lo guarderemo lunedì 17 febbraio su RaiUno, perché nell’immediato post Sanremo ce ne sarà bisogno.
Ma fammi dire una cosa su Alberto Angela. Anzi, facciamo che la dice (ancora) Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera.
In una recente intervista al «Corriere» Alberto Angela ha dichiarato che non guarda la tv: «Chi fa tv non guarda la tv, non faccio lo snob, ma ho davvero poco tempo per vederla». È un vero peccato che non la guardi, si accorgerebbe che ci sono forme di racconto più moderne. I suoi sono ormai programmi per il pubblico «turista», quello stesso pubblico – questo il paradosso – che però osserva i turisti con qualche imbarazzo e un accenno di riprovazione.
Non ho ancora superato la decisione della Rai di sospendere e rinviare Noos per via dei bassi ascolti contro Temptation Island, su Canale 5. L’ho presa malissimo.
Ma spero che Angela non spedisca cartoline troppo prevedibili dalla Sicilia. Perché ultimamente lo trovo più simile a una guida turistica televisiva che a un divulgatore.
Le scelte editoriali corteggiano il pubblico maturo, trascurando segmenti più giovani e contenuti innovativi.
Abbiamo già visto molte volte dove il commissario Montalbano nuota, mangia, dorme, vive. E moltissime volte la casa con la veranda, il faro, il molo, la spiaggia. Prometto perciò pochi suggerimenti mirati.
Sul lungomare di Donnalucata (Marinella) l'hotel Acquamarina garantisce relax di classe, sabbia dorata e mare blu.
Sala e salette del Duomo di Ciccio Sultano a Palazzo La Rocca sono state il set di 'Divorzio all'Italiana', capolavoro di Pietro Germi e capofila della “commedia all'Italiana”.
A Ispica, paese dal magnifico loggiato visibile nell'episodio 'Montalbano e la luna di carta', ho mangiato una pizza 2 spicchi Gambero Rosso all’interno di una grotta centenaria. La trovi nelle cave di Ispica, nome della pizzeria: Incavò.
Ho cancellato dai miei itinerari la caraibica San Vito Lo Capo causa sovraffollamento e prezzi senza senso. Ma il caldofreddo del bar La Sirenetta andrebbe provato (cioccolata calda versata su pan di Spagna, gelato e panna montata).
Lo sanno tutti. A Marzamemi, paese noto per la piazza che non sfugge alla micidiale definizione di “iconica”, il copione prevede aperitivo da Campisi e cena al Cortile Arabo. Abbastanza ignorata la granita di Il Tuo Gelato 2, da annoverare invece tra le migliori dell'isola.
Il video di Donald Trump jr che nella laguna di Venezia caccia una specie protetta. Forse.
>> Catania <<
La festa di Sant’Agata
Dal 3 al 5 febbraio oltre un milione di persone ha invaso le strade di Catania per la Festa di Sant’Agata, la più imponente celebrazione religiosa d’Italia e la terza al mondo dopo Siviglia e Lima. Nonché l'unica processata per mafia.
La processione è estenuante (la portantina con le reliquie pesa 18 quintali), a un certo punto bisogna pur mangiare.
Oltre agli sconfinamenti del corteo in via Plebiscito, che conduce nella verace dark city regno del fumo nero e della carne di cavallo, tra i bocconi di stretta osservanza agatina ci sono le minnuzze (piccoli seni) di Sant’Agata.
Pasticcini di pan di spagna imbevuto di rosolio e farciti con ricotta di pecora, gocce di cioccolato e canditi. All’esterno sono ricoperti di glassa bianca e rifiniti con in cima una ciliegia candita (il capezzolo).
La loro forma, troppo pruriginosa per passare inosservata, non è sfuggita a letteratura e cinema.
“Sembrano una caricatura profana di Sant’Agata che esibisce i propri seni. Come mai il Sant’Uffizio, quando poteva, non pensò di proibire questi dolci?”
A chiederselo è un imbarazzato principe di Salina, protagonista de “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1950), interpretato da Burt Lancaster nel film di Luchino Visconti (1963).
Molti catanesi giurano che le migliori siano quelle di Spinella, affidabile pasticceria di via Etnea.
Il link più cliccato della scorsa newsletter è stato quello del milanese The Wilde, nuovo circolo per soci premiato da Wallpaper.
L’ultima per oggi: risposte nei commenti
Passa una buona settimana, a giovedì prossimo.