Scalinatelle. Gioielli dolomitici. Tramonti infuocati. Piccoli borghi. Grotte vulcaniche. Zuppe di pesce.
L’Italia si conferma moltiplicatrice di pil per effetto del cineturismo: sciami di cultori e curiosi affollano i luoghi che fanno da sfondo a film e serie tivù.
Ciao, e buon giovedì. Torno (anche) con qualche dritta pratica per il tuo movie tour della prossima estate. Andiamo?
>> Cinema 1 <<
L’Odissea di Christopher Nolan a Favignana
Dopo Oppenheimer e il premio Oscar come miglior regista, Christopher Nolan sta per girare un adattamento dell’Odissea.
Nel cast (pazzesco) sono confermati Matt Damon, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson e Charlize Theron.
Una parte delle riprese di “The Odyssey” si gireranno a Favignana (l’isola delle Egadi sulla quale Ulisse sbarcò per rifornirsi di cibo, ma non credo nel chiringuito che hai visto nella foto), poi in Marocco e nel Regno Unito. La data di uscita prevista è nel luglio 2026. (Variety)
Se prima, durante o dopo le riprese andrai a Favignana ricordati di:
– Restare almeno tre giorni. (Rallenta).
– Noleggiare una bici da GAC vicino al porto.
– Andare a Cala Rossa, la spiaggia più bella dell’isola. Alternative: Lido Burrone, unica spiaggia sabbiosa. Bue Marino, rocciosa e con acque profonde, dove si va a vedere l'alba. Cala Azzurra, caletta classica lì vicino.
– Ripensare a Miriam Leone o a Michele Riondino (a seconda dei gusti) quando visiti la Tonnara (ex stabilimento Florio). Sono i protagonisti della serie ”I leoni di Sicilia” (dal romanzo di Stefania Auci) ispirata alla saga della famiglia Florio.
– Fare colazione al Caffè Aegusa, in paese, accanto alla chiesa gialla. Prova l’enorme brioscia piena di gelato.
– Prendere l’aperitivo da Camparia se vuoi darti un tono. Aspettati tramonti scenografici in un bar sulla spiaggia e cocktail un po’ cari. Alternativa il New Albatros, in paese, più rilassato.
– Pranzare con il pane cunzato di Jimmy al panificio Costanza.
– Cenare… Beh per cenare hai diverse opzioni: spiedini di tonno e pesce fritto alla Pescheria Florio. I piatti originali di Sotto Sale, il mio preferito. Gli spaghetti ai frutti di mare della Bettola, pescati da Lorenzo, figlio del proprietario.
– Dormire. Diventa amico di Silvano Cannistraro – nome di battaglia "Lo Squalo" – prendi una stanza nella sua casa vacanze senza fronzoli vicina a Lido Burrone. Si chaiama “La Mia Africa”, la trovi su Booking. Sfiziati con il pesce che Silvano pesca e cucina ogni giorno.
– Fare una gita nelle altre Egadi: Marettimo (cammini e birdwatching) e Levanzo (pitture rupestri). Se vuoi immergerti nell’area marina protetta prenota la barca di Capitan Sinagra.
Non è cineturismo, ma qualcuno sta facendo più di Christopher Nolan per la graziosa località sciistica di Roccaraso. È lei, Rita De Crescenzo, la vostra tiktoker preferita.
>> Cinema 2 <<
Carrara e Venezia in The Brutalist
C’è tutta la bellezza e la maestosità delle cave di marmo di Carrara in “The Brutalist”, il film di Brady Corbet con Adrien Brody candidato a 10 premi Oscar. Una Carrara immersa nel bianco delle nuvole, magica, eterea, maestosa come le cave Bettogli e Bombarda che sovrastano la Versilia. Il finale del film, ambientato alla Biennale di Architettura di Venezia, mostra invece scorci di Palazzo Ca 'Giustinian sul Canal Grande. (The Hollywood Reporter)
>> Cinema 3 <<
Vermiglio e la Val di Sole
Il film della regista Maura Delpero, vincitrice del Leone d’argento a Venezia, ambientato alla fine della seconda guerra mondiale a Vermiglio, villaggio di montagna in Val di Sole (Trentino-Alto Adige), è fuori dalla cinquina per il miglior film straniero agli Oscar 2025. Ma dopo i critici di mezzo mondo ha incantato anche quelli del Financial Times.
Il ritratto di una comunità, soprattutto femminile, che abita i luoghi dalla bellezza severa della Val di Sole, delle sue gioie, amarezze e ipocrisie piccole e grandi, è valso al film italiano cinque stelle su cinque. (Financial Times)
Per scrivere questa newsletter mi sono fatto aiutare parecchio da Deepseek, l’IA cinese spauracchio dei mercati. La cui app oggi non è più scaricabile, chissà perché.
POSIZIONE 9/10. Di fronte al Foro di Nerva, zona alla moda del quartiere Monti. Principali punti d'interesse del centro nelle vicinanze.
STILE 9/10. Più elegante e lussuoso delle attese per un 3 stelle: pavimenti in parquet, rifiniture in marmo, arredi contemporanei.
SERVIZI 8/10. Reception 24/24, deposito bagagli gratuito. Fiori freschi nelle camere, tè pomeridiano gratuito, personale disponibile per tour guidati.
CAMERE 9/10. 20 camere sobrie con parquet, arredi di design, materassi confortevoli, tessuti pregiati, bagni in marmo. Master Suite su due livelli con soggiorno, camino e idromassaggio.
MANGIARE 8/10: Ricca colazione con divagazioni anglosassoni (pancake, banana bread). Bistrot Aurora aperto fino all'aperitivo serale: piatti leggeri, insalate, macedonie.
RAPPORTO QUALITA PREZZO: 8/10. 160 € in bassa stagione, 260 in alta.
Un tre stelle di classe superiore per atmosfera, accoglienza del personale e ricca colazione. Difficile trovare di meglio a Roma per con la stessa spesa.
>> Toscana <<
In ogni via abita il titolare di un ristorante
“E nella piazza accanto il gestore di un bar o di una gelateria. Sono cifre record quelle nella regione: con quasi 40 mila attività (per l’esattezza 38.768). Oltre 9.000 sono nel fiorentino. Si contano quasi 2 mila gelaterie e pasticcerie. E oltre 12 mila bar senza cucina. Quasi il doppio le attività di ristorazione e affini”. (Repubblica)
Andrea Vivaldi si è occupato dello studio CNA che ha analizzato la distribuzione di bar, ristoranti e altri servizi di ristorazione in Italia.
Sotto il suo articolo i commenti hanno buttato la croce su turisti e ristorazione. Il tenore? “Siamo diventati i camerieri del mondo”. “A Firenze non si fa più niente di interessante che non sia un calice di vino o una schiacciata”.
Il senso è che da quando le schiacciate dell’Antico Vinaio prevalgono sul resto, il mangificio Toscana ha oscurato le vere bellezze della regione.
Reazioni comprensibili a un problema che si fa sempre più grave, ma non è così che lo risolveremo.
Non convincendo i toscani che il male dell'Italia sono i turisti. E a ruota i ristoranti e i B&B. Odiarli è una soluzione individuale a un problema di sistema.
La verità è che una Toscana senza turismo sarebbe una Toscana peggiore.
Essere soci del milanese The Wilde, circolo per soli soci premiato dalla rivista Wallpaper (Design Award 2025) per come incarna lo spirito cosmopolita di Milano, costa 1.250 euro all’iscrizione e poi 4mila euro l’anno. C’è uno sconto “democratico” riservato agli under 40.(Wallpaper)
Il secondo episodio di “The Absolute Best” è dedicato a Venezia che si prepara al Carnevale (il primo riguardava Bologna).
Ti sei mai svegliato pensando, ”Cavolo, oggi mi piacerebbe mangiare nel quarto miglior ristorante della città?” Certo che no. È umano voler provare il meglio del meglio. Motivo per cui ho scritto questa guida senza fronzoli: 3 frasi per ogni ristorante e via.
GLAM
Calle Tron, 1961, 30135, Venezia. Tel. 041 5235676. I menu degustazione partono da 220 €.
Il ristorante veneziano due stelle Michelin di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d'Italia, è in zona Santa Croce.
Gli interni del locale, nel lussuoso hotel Palazzo Venart, sono a tema giungla, mentre il giardino ombreggiato con vista sul Canal Grande e accesso diretto dall’acqua è una rarità a Venezia.
Il personale ti riserva affettuosità di ogni tipo, i piatti eseguiti dallo chef Donato Ascani sono vivaci e bellissimi, in pieno stile Bartolini.
QUADRI
Piazza San Marco, 123, 30124, Venezia. Tel. 041 5222105. I menu degustazione partono da 190 €.
Il ristorante stella Michelin della galassia Alajmo affaccia su Piazza San Marco, attento, se riesci a prenotare il tavolo per due vicino alla finestra, la proposta di matrimonio ti verrà facile.
Assorbita la creatività fuori scala di Massimiliano Alajmo, gli chef sfoderano piatti ammalianti per gli occhi e rivelatori per il palato.
Nel menu del bistrot Quadrino, al piano inferiore, trovi piatti veneti semplici, ben cucinati e a prezzi che approverebbe anche il direttore della tua banca.
AI MERCANTI
Corte Coppo, 4346/a, 30124 Venezia. Tel. 041 5238269. Spenderai circa 70 € a persona.
Cercalo (è un po’ nascosto), troverai ciò che spesso manca a Venezia: una cucina di livello in ambienti eleganti a prezzi che non ti fanno sentire spennato.
L’atmosfera è informale, la cucina della chef Nadia Locatelli combina ingredienti semplici e creatività (es. baccalà in salsa piccante di cocco e citronella).
Se ti affidi a Simone, sommelier figlio della chef - proprietaria, non verrai sopraffatto dalle 300 bottiglie presenti nella carta dei vini.
Il link più cliccato della scorsa newsletter è stato quello dell’Airbnb preferito di Milano.
>> Cacio e Pepe <<
La ricetta scientifica
Avvisate Roscioli e Monosilio, la ricetta perfetta della Cacio e Pepe non è la loro. È scritta in un articolo scientifico che porta la firma di otto fisici italiani.
Italiani, e quindi consapevoli di muoversi in un terreno minato, gli scienziati hanno fatto le cose per bene, conquistando le pagine del New York Times.
Secondo il quotidiano, la chiave per ottenere una salsa cremosa e stabile è la concentrazione di amido: tra il 2% e il 3% rispetto al peso del formaggio.
Se vuoi cimentarti con la ricetta degli scienziati che hanno osato sfidare Felice a Testaccio e Armando al Pantheon, beh eccola qui.
Ingredienti
– 240 g di pasta
– 160 g di pecorino romano (fino a 1/3 sostituibile con parmigiano)
– 4 g di amido (di mais o di patata)
– Pepe nero macinato fresco
Perché l’amido a parte, non basta quello rilasciato dalla pasta nell’acqua di cottura? Secondo gli esperti è meglio comprare l’amido pronto nella dose indicata. Quella ideale per una salsa stabile e cremosa.
Procedimento
Prepara la soluzione di amido: sciogli 4 g di amido in 40 ml d’acqua, riscalda fino a ottenere un gel e lascia raffreddare.
Crea la crema: mescola il pecorino grattugiato con la soluzione di amido fino a ottenere una salsa liscia.
Cuoci la pasta: in acqua leggermente salata fino a metà cottura, conservando un po’ dell’acqua di cottura.
Manteca: scola la pasta, uniscila alla salsa e aggiungi gradualmente l’acqua di cottura fino alla consistenza desiderata.
Finale: completa con pepe macinato fresco.
Perfino Nathan Myhrvold, autore di Modernist Cuisine, ha definito il lavoro degli scienziati italiani “davvero impressionante”.
>> Elon Mask <<
Ultima per oggi.
Tra i suoi affari multimiliardari, da X a Tesla a Starlink, Elon Mask trova il tempo di trattare l'acquisto di un castello in Toscana.
Si fanno insistenti le voci che riguardano il Castello di Montepò, nel comune di Scansano, proprietà di Jacopo Biondi Santi (600 ettari di terreni, di cui 50 vitati per il 70% a Sangiovese). Per ora il proprietario smentisce.
Per oggi è tutto, Ciao.