Se Milano ti educa ad andartene, ti prepara fin da piccolo, Roma ti fagocita e Napoli ti avvinghia a sé, Firenze (se ti serve ispirazione per un un itinerario gourmet che si snoda lungo un weekend cercalo nella newsletter di ieri) e Bologna ti coccolano.
E proprio di Bologna voglio parlarti oggi, nell'ultima newsletter della settimana. Ci ritroveremo giovedì prossimo, 5 dicembre. Se l’attesa ti sembra insopportabile, ho la cura: condividi l’ITALIA con un amico e convincilo a iscriversi:
Perché è scientificamente provato che le crisi d’astinenza da newsletter si superano meglio in compagnia (questa me l’ha suggerita Claude, l’assistente AI di Anthropic).
Bologna a colpo sicuro
Per le riviste internazionali di turismo è “sorprendentemente poco visitata e sottovalutata rispetto a Roma, Milano e Venezia”.
Sono molti a pensarla così, Bologna, ovvero il capoluogo dell‘Emilia Romagna, la regione che ha dato al mondo parmigiano, prosciutto di Parma, mortadella e aceto balsamico, dovrebbe essere considerata una delle capitali gastronomiche d’Italia. E non il mangificio che lamenta il New York Times.
A Bologna dedico il primo episodio di The Absolute Best. Ti sei mai svegliato pensando, ”Cavolo, oggi mi piacerebbe mangiare nel quarto miglior ristorante della città?”
Ovviamente no. È umano voler provare il meglio del meglio. Motivo per cui ho scritto questa guida.
All’Osteria Bottega
Via Santa Caterina, 51, 40123 Bologna. Tel. +39 051 585111
Sotto i portici vicino a Porta Saragozza, l’Osteria Bottega è la più celebre di Bologna, frequentata da gourmet e celebrità.
Cucina emiliana tradizionale senza divagazioni con una formidabile norcineria, passione dichiarata dell’oste dandy Daniele Minarelli.
Salami, culatelli, prosciutti, mortadelle a volontà e poi si passa alle paste fresche della tradizione, molto gettonate le frattaglie.
Vini regionali ben scelti, atmosfera rilassata con servizio caloroso. Sì spendono in media 50 euro a persona. I coperti sono 24, è necessario prenotare.
#antidepressivo, #avvistamento celebrità, il meglio, #pranzo della domenica, #sentirsi a casa
Al Cambio
Via Stalingrado, 150, 40128 Bologna. Tel. + 39 051 328118
Fuori dai circuiti turistici, un ristorante elegante di cucina (non solo) bolognese, con piatti di pasta monumentali e ben preparati.
Come lasagne, tagliatelle e tortellini in doppio brodo di carne, bel piatto fumante con un brodo denso, saporito e la pasta fatta in casa.
In sala Piero Pompili governa il servizio con abilità rara, oltre che con il doppio petto.
La carta rimanda all’Emilia Romagna più autentica. Cantina fornita e per tutte le tasche. Il conto non fa poi così male.
#fare colpo, #il meglio
Ristorante I Portici
Via dell'Indipendenza 69, 40121 Bologna. Tel. +39 051 4218562
L’unico ristorante stellato di Bologna si trova nel Teatro Eden, caffè chantant del 1899 con splendidi affreschi Liberty restaurati.
L’ambiente esclusivo combina dettagli romantici come cristalli e candele a olio, con la possibilità di cenare nella ghiacciaia medievale sospesa sopra una cantina ricca di etichette pregiate italiane, francesi e tedesche.
Cucina raffinata e servizio ricco di attenzioni rendono la sosta difficilmente dimenticabile. Come il conto, superiore ai 100 euro a persona.
#fare colpo, #il meglio
Intervallo
La penisola del Sinis, vicino Cabras, nella costa centro-occidentale della Sardegna, è un paradiso naturale dove si alternano dune di sabbia e spiagge uniche come questa di Is Aruttaa. La sabbia è quasi accecante perché formata da granelli di quarzo trasparenti e velati d'azzurro per il riflesso del cielo e del mare.
The Sinis Peninsula, in the municipality of Cabras on Sardinia’s central-western coast, is a natural paradise dotted with sand dunes and unique beaches like Is Arutas. Its dazzling sands, made of transparent quartz grains with a faint blue shimmer from the sea and sky, are truly one of a kind.
Nei programmi della Rai, l’intervallo era un vuoto nel palinsesto, riempito con musica e immagini. / In Rai programs, the “intervallo” was a gap in the schedule, filled with music and images. Rai, Italy’s national public broadcasting company, is the country’s primary television network.
La banana da 6,2 milioni di dollari pelata e mangiata
Il 20 novembre, Comedian di Maurizio Cattelan – una banana fissata al muro con del nastro adesivo – è stata venduta all’asta da Sotheby’s per 6,2 milioni di dollari.
La banana, comprata poche ore prima per 25 centesimi dal fruttivendolo bengalese Shah Alam, come raccontato dal New York Times, è stata acquistata in criptovaluta dal milionario cinese Justin Sun, 34 anni, che ha dichiarato di volerla mangiare.
E lo ha fatto. Davvero. Con annesso video super virale e commento ironico: “È molto più saporita delle banane normali."
L’opera, sostituibile una volta marcita, sfida il senso comune e scatena (di nuovo) il dibattito globale sul significato dell’arte contemporanea.
E su Maurizio Cattelan, 64 anni da Padova, già enfant terrible senza formazione accademica dell'arte contemporanea italiana.
Celebre per le sue provocazioni – dal dito medio a Milano al WC d’oro del Guggenheim fino alla banana milionaria – Cattelan crea immagini potenti che criticano il sistema dell'arte mentre ne sfruttano i meccanismi.
Comedian sberleffa un mondo dove il branding vale più del giudizio critico e non soltanto nell'arte: anche nella moda, nell'informazione e ovviamente nella politica.
Tutto vero, ma cosa rispondi a chi sta sbottando anche in questo momento (lo sento): “ma quale arte, una banana da 25 centesimi che diventa un'opera da 6,2 milioni di dollari è una burla”.
Ieri Roberta Scorranese sul Corriere della Sera se l’è cavata così.
Se è vero che oggi è possibile guadagnare milioni di euro facendo balletti su Tik-tok, perché meravigliarsi se Comedian, che solo cinque anni fa veniva venduta per 120 mila dollari nella fiera Art Basel Miami Beach 2019, ha aumentato il suo valore di 50 volte nell'arco di un lustro?
Ti ha convinto? Forse, o forse no. Ora però devi vedere quest’altro video, e sì, la banana milionaria c’entra sempre.
Come si riporta agli antichi fasti uno storico forno pubblico di Altamura?
Il Forno Santa Caterina, attivo dal 1931, è rinato nel 2023 grazie a tre soci under 35 e all’attuale gestore Roberto Loporcaro.
Il segreto del rilancio? Graziella (88 anni) e Teresa (86), oggi cliccatissime influencer capaci di trasformare il forno pugliese in un fenomeno digitale.
TikTok, ribattezzato affettuosamente “Rik Tok” dalle due signore, è stato il trampolino di lancio per il loro successo, che ha portato a milioni di visualizzazioni e alla partecipazione ai TikTok Awards italiani come food creator dell’anno.
Ma chi sono due nonnine che contro "la baguette, l'éclair, le croissant" propongono orgogliosamente "u pæn, u pasticc, la fcàzz", come si vede nel video più cliccato sul profilo Instagram?
Sono due vicine, clienti storiche del forno (ormai ufficialmente parte del team ”Santa Caterina”) cinture nere di orecchiette e pugliesità.
Non ci sono costose strategie dietro il successo social del forno, solo l’idea dei tre giovani soci di coinvolgere Graziella e Teresa, che non hanno esitato a mettersi in gioco persino come improbabili “cubiste” in un video con il dj francese Bob Sinclar
La loro disponibilità ha conquistato i social e contribuito alla rinascita del forno pubblico, chiuso durante la pandemia.
Oggi il Forno Santa Caterina non solo richiama una fila di clienti che portano impasti da cuocere nel forno a legna, ma ha ottenuto per la prima volta il riconoscimento della Guida Pane e Panettieri d’Italia 2025 del Gambero Rosso.
Con il proposito di farmi spiegare da Graziella e Teresa la prossima trend strategy di “Rik Tok”, ti saluto e ti auguro un buon fine settimana. Conosciamoci ancora meglio la prossima, okay?
Bologna: a sure bet
If Milan teaches you to leave, preparing you from an early age, Rome devours you, and Naples wraps itself around you, Florence (if you’re looking for inspiration for a gourmet weekend itinerary, check yesterday’s newsletter) and Bologna pamper you.
And it’s Bologna I want to talk about today, in this week’s final newsletter. We’ll meet again next Thursday, December 5. If the wait feels unbearable, I’ve got the cure: share ITALIA with a friend and convince them to subscribe:
Because it’s scientifically proven that newsletter withdrawal symptoms are easier to handle in good company (this tip comes courtesy of Claude, Anthropic’s AI assistant).
The Absolute Best: Bologna
For international travel magazines, Bologna is often described as “surprisingly underrated and overlooked compared to Rome, Milan, and Venice.”
Many agree. Bologna—capital of Emilia-Romagna, the region that gave the world Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, mortadella, and balsamic vinegar—deserves recognition as one of Italy’s gastronomic capitals. Certainly not the “feeding trough” lamented by The New York Times.
This is why I’m dedicating the first episode of The Absolute Best to Bologna. Have you ever woken up thinking, “Wow, today I’d love to eat at the fourth-best restaurant in town?” Of course not. It’s human nature to want the best of the best. That’s exactly why I wrote this guide.
All’Osteria Bottega
Via Santa Caterina, 51, 40123 Bologna. Tel. +39 051 585111
Under the porticoes near Porta Saragozza, Osteria Bottega is Bologna’s most celebrated dining spot, attracting food enthusiasts and celebrities alike.
The menu sticks to traditional Emilia-Romagna cuisine, showcasing an impressive selection of cured meats—an open passion of the stylish owner, Daniele Minarelli.
Expect salami, culatello, prosciutto, and mortadella galore, followed by classic fresh pasta dishes, with offal being particularly popular. A thoughtfully curated selection of regional wines complements the experience.
The atmosphere is relaxed, with warm and attentive service. The average bill is €50 per person. With only 24 seats available, reservations are essential.
#antidepressive, #celebrity sightings, #the absolute best, #sunday lunch, #feel at home
Al Cambio
Via Stalingrado, 150, 40128 Bologna. Tel. +39 051 328118
Away from the tourist trails, Al Cambio is an elegant restaurant offering (not exclusively) Bolognese cuisine, featuring monumental pasta dishes prepared to perfection.
Think lasagne, tagliatelle, and tortellini served in a rich, double meat broth—a steaming bowl of intensely flavorful broth with hand-rolled pasta.
In the dining room, Piero Pompili runs the show with rare finesse and his signature double-breasted jacket. The menu pays homage to the authentic flavors of Emilia-Romagna, while the wine cellar offers options for all budgets.
The final bill won’t hurt as much as you might expect.
#impressing out of towners, #the absolute best
I Portici
Via dell’Indipendenza 69, 40121 Bologna. Tel. +39 051 4218562
Bologna’s only Michelin-starred restaurant is housed in the Teatro Eden, a café chantant dating back to 1899, adorned with stunning restored Art Nouveau frescoes.
The exclusive setting combines romantic details—crystal, oil lamps, and even the option to dine in a medieval icehouse suspended above a wine cellar stocked with premium Italian, French, and German labels.
The refined cuisine and attentive service make dining here an unforgettable experience—just like the bill, which often exceeds €100 per person.
#impressing out of towners, #the absolute best,
The $6.2 Million Banana: Peeled and Eaten
On November 20, Comedian by Maurizio Cattelan—a banana duct-taped to a wall—was auctioned by Sotheby’s for a staggering $6.2 million.
The banana, purchased just hours earlier for 25 cents from Bangladeshi fruit vendor Shah Alam (as reported by The New York Times), was bought using cryptocurrency by 34-year-old Chinese millionaire Justin Sun. Sun then announced his intention to eat it.
And he did. For real. Complete with a viral video and a cheeky comment: “It tastes much better than regular bananas.”
The artwork, designed to be replaced once it rots, defies conventional wisdom and reignites (once again) the global debate on the meaning of contemporary art.
And on Maurizio Cattelan—a 64-year-old from Padua and the long-reigning enfant terrible of Italian contemporary art, who never even attended art school.
Famous for his provocations—from the middle finger statue in Milan to the golden toilet at the Guggenheim and now this multimillion-dollar banana—Cattelan creates powerful images that critique the art world while shrewdly leveraging its mechanisms.
Comedian mocks a world where branding often outweighs critical judgment—not just in art, but also in fashion, media, and, naturally, politics.
All true. But how do you respond to those rolling their eyes right now (yes, I can hear them):
“Come on, how is a 25-cent banana sold for $6.2 million even considered art?”
Yesterday, Roberta Scorranese from Corriere della Sera (in italian) came up with this:
If people can earn millions of euros performing dances on TikTok, why be surprised that Comedian —which just five years ago sold for $120,000 at Art Basel Miami Beach in 2019— has increased in value fiftyfold in only half a decade?
Convinced? Maybe, or maybe not. Either way, you’ll want to watch this other video. And yes, it’s still about that banana.
How Do You Restore the Former Glory of a Historic Public Oven in Altamura?
The Forno Santa Caterina (a traditional italian bakery), in operation since 1931, was brought back to life in 2023 thanks to three under-35 entrepreneurs and current manager Roberto Loporcaro.
The secret to its revival? Graziella (88) and Teresa (86), now wildly popular influencers who turned this traditional Puglian bakery into a digital phenomenon.
TikTok—endearingly renamed “Rik Tok” by the two ladies—was the launchpad for their success, which led to millions of views and even a nomination for Food Creator of the Year at the Italian TikTok Awards.
But who are these two grandmothers who, in their most-watched Instagram video, proudly champion u pæn, u pasticc, la fcàzz (the bread, the pastries, the focaccia in Puglian dialect) over “baguettes, éclairs, and croissants”?
They’re long-time customers and neighbors of the bakery—now officially part of the “Santa Caterina team”—and true masters of making orecchiette pasta by hand and celebrating all things Puglian.
There’s no expensive marketing strategy behind the bakery’s social media success. It all started when the three young owners asked Graziella and Teresa to get involved. The two didn’t hesitate to dive in, even appearing as unlikely “club dancers” in a video with French DJ Bob Sinclar.
With the intention of getting Graziella and Teresa to explain the next “Rik Tok” trend strategy to me, I’ll sign off and wish you a great weekend. Let’s get to know each other even better next time, okay?