Sì, lo voglio. Venezia, no
I veneziani le stanno provando tutte per rovinare il matrimonio di Jeff Bezos
Non provarci a casa. Un turista saudita di 37 anni ha danneggiato la scalinata di Trinità dei Monti a Roma, scendendo alcuni gradini con una Mercedes a noleggio. L'uomo, che ha dichiarato alla polizia di aver semplicemente sbagliato strada, è stato identificato grazie alle telecamere e fermato all'aeroporto di Malpensa mentre tentava di lasciare il paese. Ora è accusato di danneggiamento aggravato a beni culturali. Ecco il video dell’impresa ottenuto dal NYTimes.
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>> Venezia «
Venezia, la luna e tu, manifestanti permettendo
I manifestanti che minacciano di interrompere il matrimonio di mr. Amazon non ce l'hanno solo, né tanto, con lui: il problema è ciò che Bezos rappresenta e il fatto che abbia deciso di venire a rappresentarlo proprio a Venezia.
Secondo Rivista Studio l’evento è:
“La conferma che viviamo in una nuova epoca feudale” (tecnofeudalesimo).
Ho chiesto a Google AI Studio (modello di intelligenza artificiale Gemini 2.5 Pro) di processare in modo conciso e ordinato tutte le informazioni raccolte sui media italiani e non. Di seguito il risultato:
1. L'Evento e i Protagonisti
Chi: Jeff Bezos (61 anni) e Lauren Sánchez.
Cosa: Cerimonia di matrimonio il 27 giugno.
Dove: Venezia.
Numero di Ospiti: Circa 200.
2. Logistica e Mezzi
Yacht principale (Koru):
Lungo 130 metri, è il più grande yacht a vela del mondo.
Ha tre alberi.
Costo di costruzione: 500 milioni di dollari.
Attualmente si trova al largo della Croazia.
Nave di supporto (Abeona):
Accompagnerà il Koru.
È dotata di un eliporto (Lauren Sánchez è una pilota di elicotteri).
Trasporterà i 27 cambi d'abito della sposa.
Trasporti per gli ospiti:
Altre 7 navi di vario tipo.
Tra i 35 e i 50 taxi d’acqua in legno sono stati noleggiati per l'evento. I percorsi sono tenuti segreti.
3. Luoghi e Alloggi
Hotel per gli ospiti:
Aman (sul Canal Grande).
Palazzo Gritti.
Danieli.
Marriott.
St. Regis (dove alloggeranno Ivanka Trump e Jared Kushner).
Belmond Cipriani (sull'isola della Giudecca, dove dovrebbe alloggiare Lady Gaga).
Sedi delle celebrazioni:
Cerimonia: Le sedi più probabili sono la Fondazione Cini sull'isola di San Giorgio (dove sono previsti fuochi d'artificio) o la Scuola Grande della Misericordia.
Cocktail e Festeggiamenti: Palazzo Pisani Moretta, Hotel Excelsior sul Lido.
4. Ospiti Attesi
Celebrità: Orlando Bloom e Katy Perry, Mick Jagger, Kim Kardashian, Kris Jenner, Oprah Winfrey, Eva Longoria, Leonardo DiCaprio.
Intrattenimento: Si dice che Lady Gaga si esibirà per gli sposi.
Giganti della tecnologia: Bill Gates, Elon Musk, Mark Zuckerberg.
Mondo della politica: Ivanka Trump e Jared Kushner. Si ipotizza anche una possibile apparizione di Donald Trump.
5. Costi e Impatto Economico
Costo Totale Stimato: Circa 16 milioni di dollari.
Suddivisione Dettagliata dei Costi:
Wedding Planner: Fino a 3 milioni di dollari.
Affitto dei luoghi: 2 milioni di dollari.
Alloggi (suite di lusso): Circa 2 milioni di dollari.
Abiti della Sposa: 1,5 milioni di dollari.
Fiori e Decorazioni: Fino a 1 milione di dollari.
Catering: 1 milione di dollari.
Trucco e parrucco (per sposa e ospiti): Stimati circa 500.000 euro.
Impatto sull'Economia Locale:
Secondo il governatore Zaia, l'evento porterà tra i 20 e i 30 milioni di euro all'economia veneziana.
Gli operatori dei taxi d’acqua guadagneranno circa 15.000 euro ciascuno in cinque giorni.
6. Dettagli sulla sposa
Abiti: Previsti 27 cambi d'abito, con stilisti come Oscar de la Renta e Dolce & Gabbana.
7. Proteste e Controversie
Organizzatori: Un gruppo chiamato "No Space for Bezos" (un gioco di parole con la sua azienda spaziale Blue Origin). Tra di loro Tommaso Cacciari, nipote di Massimo, ex sindaco-filosofo.
Azioni di Protesta:
Hanno scalato il campanile dell'isola di San Giorgio, acceso fumogeni e srotolato uno striscione con la scritta "Bezos" barrata.
Hanno appeso uno striscione simile sul Ponte di Rialto.
Hanno minacciato di invadere i canali con barche, papere, cigni e unicorni gonfiabili per bloccare pacificamente l'arrivo della coppia.
Motivazioni dei manifestanti:
"Venezia non è in vendita né in affitto".
Ritengono che Bezos stia "confondendo Venezia con Las Vegas" e che sostenga una visione del mondo simile a quella di Trump.
Vogliono difendere la "dignità della città" e non accontentarsi delle "briciole che cadono dalla tavola del re".
8. Reazioni alle Proteste
Gli operatori locali: Definiscono i manifestanti "i soliti 150 estremisti comunisti" e affermano che la maggior parte dei veneziani non sta protestando.
Il consigliere per il Turismo di Venezia (Simone Venturini):
Definisce l'evento privato e non stressante per la città.
Sostiene che i veneziani dovrebbero essere orgogliosi di ospitare un tale matrimonio.
Accusa i "soliti" attivisti di sinistra e chiede sarcasticamente se le bombolette spray usate per gli striscioni siano state comprate su Amazon.
Governatore del Veneto (Luca Zaia):
Definisce il messaggio delle proteste "inaccettabile" e contrario alla storia cosmopolita e aperta di Venezia. Pur riconoscendo lo spopolamento della città, scesa da 175.000 residenti nel 1950 a circa 48.000.
Sottolinea che il turismo è un'industria da 18 miliardi di euro all'anno per la regione.
Ricorda che eventi simili, come il matrimonio di George Clooney, si sono svolti senza grandi proteste.
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» HBO «
Fa giustizia sulla malagiustizia
Il network americano HBO ha deciso di produrre anche serie originali italiane, mantenendo l’approccio ambizioso che la contraddistingue da sempre.
Lo si capisce guardando il primo trailer di Portobello, progetto di Marco Bellocchio con protagonista Fabrizio Gifuni, che ricostruirà la scandalosa vicenda di Enzo Tortora.
La serie racconterà l’intera vicenda, a partire dalle famigerate immagini dell’arresto di Tortora, che mostra le manette ai giornalisti.
Il conduttore di Portobello subì un processo giudiziario e mediatico violentissimo, fu condannato a dieci anni di reclusione entrando in carcere nel 1985, per poi essere scagionato da tutte le accuse che gli erano state rivolte quando divenne chiaro l’assurdo e infamante complotto ai suoi danni.
» Torino «
World’s 50 Best Restaurants
Stasera alle 20 Torino ospita il red carpet e la premiazione di una classifica, i World’s 50 Best Restaurants, considerati punto di riferimento planetario per la ristorazione gourmet.
Il popolo dei 50 Best è calato da giorni in città ––popolino è dimensionalmente più corretto (1.300 ospiti, 250 media specializzati, 89 ristoranti coinvolti, oltre 100 chef), disperdendosi tra apparizioni in cucine griffate (al Gardenia, al Piazza Duomo, alle Antiche Sere) e cene etiliche organizzate tra palazzi e regge (Venaria).
Si va avanti così fino a stasera con la proclamazione dei migliori ristoranti del mondo, una prima volta assoluta per l’Italia.
L’ingente cifra stanziata dalla Regione Piemonte agli organizzatori della 50 Best (circa 2 milioni di euro) spiega la frenetica attività degli uffici stampa riconducibili al presidente Alberto Cirio, che molto stanno parlando di indotto.
Vero, da qualche giorno Torino è al centro della gastronomia, l’evento promuoverà i prodotti piemontesi con un impatto economico forse paragonabile alle ATP Finals, e c’è curiosità per la posizione dell’Italia in classifica.
Ma le ricadute economiche che si leggono sono grossolanamente esagerate (succede quasi sempre a chi parla di turismo enogastronomico).
Nel frattempo i critici preparano le polemiche. Perché?
1. Sono ristoranti o performance?
Tante cose sollevano dubbi sulla natura di questi locali.
Ingredienti stravaganti come il cervello di agnello servito in un cranio di agnello sbiancato, guarnito con formiche e vermi della farina (Alchemist di Copenaghen, #8 nel 2024).
Menu interamente scritto con le emoji (Gaggan di Bangkok, #9 nel 2024 e #1 in Asia).
Prezzi assurdi, tempi di attesa biblici per una prenotazione, menu degustazione sempre più lunghi, paragonabili a prove di resistenza, spettacoli teatrali, monumenti all’ego, sollevano dubbi sulla natura di questi locali.
2. Originalità a tutti i costi
I ristoranti premiati sono lontani dal pubblico comune perché privilegiano l’originalità a tutti i costi a scapito della sostanza.
3. Influenza mediatica
La classifica sembra guidata da dinamiche di marketing più che da giudizi puri.
4. Opacità del processo
I votanti, che non devono provare di aver visitato i ristoranti, alimentano sospetti di voti concordati o favoritismi.
5. Élite
L’attenzione è rivolta a critici e addetti ai lavori, non ai clienti reali.
Sicuramente seguirò l’evento, tiferò per l’Italia, ci tornerò, ma la domanda resta: i ristoranti della 50 Best sono davvero i migliori del mondo?
» Hotel 5 stelle «
Più economico d’Italia
Emerald Bay Hotel & Spa, hotel 5 stelle più economico del mondo, si trova a Nha Trang, in Vietnam, e costa circa 30 € a notte.
Nella lista di 50 nomi compilata da Which?, rivista britannica per i consumatori nota per l’affidabilità delle recensioni, l’unico hotel italiano è l’Albergo diffuso Borgo Montemaggiore a Colli al Metauro in provincia di Pesaro.
Sì, proprio uno de “I paesini del cazzo più belli d’Italia” inventati dal mio amico Michele Boroni.
Con un recupero architettonico accurato una parte del borgo è stata restaurata e trasformata in struttura ricettiva.
L'albergo dispone di una struttura principale dove si trova il ristorante e bott. Le 22 camere e l'appartamento a disposizione degli ospiti sono sparsi nei vicoli del borgo citato da Churchill nel 1944 per la vista che va dalla Valle del Metauro al mare.
L’albergo dispone di 23 stanze e un appartamento distribuiti nei vicoli, mentre nella struttura centrale si trova il ristorante Da Matteo.
Dalla pineta circostante partono percorsi per esplorare la Valle del Metauro, con siti come la Gola del Furlo, le Grotte di Frasassi e il Castello di Gradara.
Il prezzo di una camera è di circa 65 € per notte.
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» Lakecomo «
Neanche l’aria in lattina è a buon mercato
Il Lago di Como è diventato una delle più note mete turistiche internazionali, con un conseguente aumento generale dei prezzi per ristoranti, hotel, appartamenti, lidi, tour in barca e souvenir.
Ne abbiamo già parlato del passaggio da Lago di Como a Lakecomo, ovvero da luogo a sentito dire del lusso. Ormai per una parte dei turisti, i servizi e i locali esclusivi con prezzi elevati sono considerati un elemento essenziale e attrattivo del soggiorno.
”Il largo degli eccessi”, un pezzo di Anna Campaniello per il Corriere Milano, ha aggiornato i prezzi di Lakecomo all’estate 2025.
Ristoranti:
Ristorante dell’Hotel Vista (Piazza Cavour):
Spaghetti al pomodoro e basilico: 45 €
Tortello di pasta fresca: 40 €
Riso al pesce persico: 40 €
Ristorante Mistral (c/o Villa Serbelloni, Bellagio):
Tortellini di pasta fresca ripieni: 45 €
Antipasto (luccio e anguilla laccata): 40 €
Grand Hotel Tremezzo (Tremezzo):
Raviolo aperto: 56 €
Crema di pomodoro San Marzano: 30 €
Ristorante "Materia" (Cernobbio):
Risotto alla Lariana: 36 €
Pappardella ripiena: 35 €
Ristorante "Gatto Nero" (Cernobbio - frequentato da George Clooney):
Spaghetto alla Nerano: 24 €
Zuppa di cipolle: 22 €
Hotel e Alloggi:
Hotel Vista (Como):
Suite per due persone: costo medio di 1.500 € a notte.
Villa Serbelloni (Bellagio):
Suite per due persone (a luglio): prezzo medio di 7.000 € per due notti.
Hotel Passalacqua (Moltrasio - già premiato come miglior hotel al mondo):
Suite per due persone (intorno a Ferragosto): circa 7.000 € a notte.
Lidi e Spiagge:
Se alcuni bagnanti usano aiuole e prati pubblici come "spiagge abusive" in alternativa ai lidi a pagamento, è per i prezzi di questi lidi.
Lido "Giulietta al Lago":
Due lettini in prima fila: 46 €
Due lettini in file arretrate: 42 €
Cucina: spaghettoni alle vongole a 23 €, ravioli o lasagne a 18 €.
Lido di Villa Olmo:
Accesso al privè: 30 €
Accesso alla spiaggia o terrazza: 22 €
Accesso al prato: 20 €
Attività e Tour
Noleggio Barca:
Costo medio per 7 persone: 141 € all'ora.
Tour Organizzati:
Giri classici per piccoli gruppi: 300-350 €.
Giri esclusivi: a partire da 1.000 € in su (tariffe base).
Souvenir
"Lake Como Air". Prodotto: Una lattina contenente "aria del Lago di Como".
Costo: Meno di 10 €, descritto come un'opzione "per tutte le tasche".
Il purè di patate dello chef francese Joël Robuchon (32 stelle Michelin in carriera, record imbattuto) è considerato da oltre 30 anni il più buono al mondo.
La ricetta originale prevedeva 500 g di burro e altrettanti di latte per ogni kg di patate. Ma spesso i commensali si lamentavano per l'enorme quantità di burro ingerita.
Robuchon allora modificò la ricetta creando una nuova proporzione: 1 kg di patate + 250 g di burro e altrettanti di latte.
Con qualche aggiustamento dovrebbe essere quella riferita da Cesare Battisti del risrtorante Ratanà di Milano, perfettamente a suo agio con ogni tipo di reel.
P.S.
Il link più cliccato della scorsa newsletter è stato quello su Casa Maria Luigia di Massimo Bottura miglior B&B del mondo per il Financial Times.
Ho finito per oggi. Passa un buon fine settimana, ci ritroviamo qui giovedì pomeriggio 26 giugno.