I bene informati dicono che delle nozze di Jeff Bezos e Laura Sanchez non si saprà nulla o quasi. Ma la ciàcola a Venezia viaggia più potente dei razzi interstellari di Mr. Amazon, sussurra Il Gazzettino. Qualcosa si saprà e poi si andrà di ricamo, come sempre.
Di cosa siamo (quasi) sicuri finora?
Le nozze si terranno dal 24 al 26 giugno 2025.
Invitati: circa 200, da Leonardo DiCaprio a Kris Jenner, da Oprah Winfrey a Ivanka Trump.
Venezia bloccata? Il Comune ci ha messo la faccia spergiurando che no, l’evento non disturberà l’ecosistema della città.
Logistica: 20 taxi acquatici h24 per gli ospiti. Alberghi prenotati: Aman e Gritti Palace, forse Danieli e Kempinski a San Clemente. Una festa sarà a Palazzo Pisani Moretta, la cerimonia principale alla Fondazione Cini, San Giorgio.
Costi: il Daily Mail stima 30 milioni di euro, di cui quasi 3 per gli alberghi.
L’abito? Nessuna certezza, ma la direttrice di Vogue Anna Wintour, di cui Sanchez è oggi protégé ufficiale, pare abbia suggerito 27 cambi d’abito e un Oscar de la Renta per il “sì”.
Sono Massimo Bernardi, faccio il giornalista da molti anni, questa è L’ITALIA (fa qualcosa alle persone), la newsletter su cibo, vino, ristoranti e piccoli lussi della vita quotidiana in Italia, che esce fissa il giovedì pomeriggio. Il numero di oggi parlerà molto di isole Eolie, dopo il precedente sul meglio della Sicilia (dalla A alla Z). Ti sarà utile la prossima volta che andrai da quelle parti.
Dove mangiare a Lipari
La più grande delle Eolie, l’unica con una cittadina vera e propria. La costa è selvaggia, la bellezza dei panorami fuori scala. Il centro dell’isola è la Rocca del Castello, un’acropoli greca oggi snodo principale dei trasporti tra isole.
TRATTORIA DEL VICOLO
Vico Ulisse, 15 – Lipari (ME). Tel. 090 9811066.
Fascia di prezzo: 30 – 70 €.
Nascosta in un vicoletto del corso principale sotto un arco di rampicanti, è un posto conviviale tra i migliori dell’arcipelago. Il meglio sta nei crudi e nei piatti di pesce che riflettono le radici trapanesi dello chef.
Altrove sull’isola
Da oltre un secolo Filippino è IL ristorante di Lipari. Travi a vista. Terrazza ampia, sguardo sul mare. Pesce dell'isola cucinato come una volta e conto sostenuto.
Cucina di mare praticamente sulla sabbia da Aurora, in contrada Acquacalda, con vista che inquadra il mare, Panarea, Stromboli e Salina.
Tra le viuzze del centro storico un cancello svela il Giardino di Lipari, fresca oasi di verde e piante da frutto dove rilassarsi con un aperitivo a base di cocktail e vini naturali.
Dove mangiare a Vulcano
Il borgo sembra un set western incompleto. Puoi salire fino al cratere del vulcano sempre fumante. Alternative? Sguazzare nei bagni di fango o nuotare sopra fumarole gorgoglianti in mezzo al mare.
TRATTORIA DA PINA
Strada Provinciale, 179 – Vulcano Gelso (ME). Tel. 368668 555
Fascia di prezzo: 25 – 45 €.
Tavolacci di legno su una terrazza vista mare vicino alla spiaggia del Gelso con il vulcano alle spalle. Ogni giorno il menu cambia in base al pescato quotidiano e ai prodotti dell’orto. Caponata, spaghetti al nero di totano, tonno, pesce spatola. Vini locali. Servizio senza fronzoli.
Altrove sull’isola
Malvasia Pane Cunzato & Restaurant per il pane cunzato.
Mangi la schiacciata siciliana con pomodoro, mozzarella, scarola, capperi e acciughe –una bontà esagerata– sulla spiaggia nera dell’Asino Beach, lido con ristorante e pizzeria.
Le Eolie non sono solo trattorie. Vulcano a tavola è soprattutto il Cappero, ristorante stellato del Therasia Resort. Piatti raffinati e creativi davanti a tramonti struggenti e viste panoramiche sulle isole intorno.
Cucina vegetariana e originale da Tenerumi, l’altro ristorante stellato del resort, protagonista Davide Guidara, giovane chef 2023 per la Guida Michelin.
» Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII «
#1 in Inghilterra
Una registrazione del suggestivo concerto del 1972 tenuto dai Pink Floyd tra le rovine di Pompei, intitolata Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII, è diventata il settimo album della band a raggiungere il primo posto nella classifica britannica.
L’album (qui la recensione di The Guardian) cattura il concerto immortalato dal regista Adrian Maben in uno dei film-eventi più affascinanti del rock, restaurato in qualità 4K. Una versione del concerto era stata inclusa in precedenza in un cofanetto più ampio dei Pink Floyd, ma questa è la prima edizione standalone, con un nuovo mix audio curato dal musicista prog rock Steven Wilson.
È il primo numero 1 dei Pink Floyd dal 2014, con The Endless River, il loro ultimo album in studio. Atom Heart Mother (1970), Wish You Were Here (1975), The Final Cut (1983), The Division Bell (1994) e Pulse (1995) sono stati gli altri loro album al vertice delle classifiche britanniche.
Sì che te lo chiedi ma, nonostante abbia ottenuto 16 dischi di platino e 578 settimane in classifica, The Dark Side of the Moon ha raggiunto solo il secondo posto, bloccato al momento della sua uscita nel marzo 1973 dall’oscura compilation 20 Flash Back Greats of the Sixties. Classici come Meddle, Animals e The Wall si sono piazzati nella Top 3 senza mai raggiungere il primo posto, superati da artisti come Rod Stewart, gli Shadows e gli Abba.
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Dove mangiare a Stromboli
Iddu," lo chiamano. Un vulcano che attira tutti, in cima dal quale vedi di arrivare al tramonto. Le spiagge migliori sono piccole calette di sabbia nera nascoste tra le rocce laviche in zona Piscità.
IL CANNETO
Località Stromboli, Via Roma, 64 – Stromboli (ME). Tel. 090 986014
Fascia di prezzo: 30 – 40 €
Sopra il porto di Scari, è anche bar - pasticceria frequentato a colazione. Starai bene fuori, sotto le incannucciate, per un drink, uno spuntino o un pasto vero. Piatti generosi, alcuni anche originali come frittura di cicirella e tonno con la cipollata.
Altrove sull’isola
La granita con brioscia in Piazza San Vincenzo, da Ingrid, omaggio alla Bergman e al film di Rossellini girato sull’isola nel 1950, prendila in terrazza. Con lo sguardo puntato sul faraglione di Strombolicchio.
Pesce, pesce e ancora pesce, vicino al molo di Scari, da Zurro, cuoco e gran personaggio conosciuto in tutta l’isola.
Basta trattorie, sotto con la pizza! Ma le pizzerie sono poche, ne trovi una con vista sulle intemperanti bocche del vulcano, si chiama L’Osservatorio.
Lungo via Roma sono buoni gli arancini di Nonna Antonia.
Per comprare i capperi prendi la strada dell’agriturismo Solemare a Piscità. Ecco indirizzo e numero di telefono: vico Belfiore, tel. 090 986191.
Dove mangiare a Salina
La più verde, famosa per l’eco de Il Postino, il film di Massimo Troisi girato in zona Pollara. Santa Marina Salina è il porto principale, ma i turisti indugiano sul molo di Lingua per la granita del celebre Alfredo.
TRATTORIA CUCINOTTA
Via Risorgimento, 66 – Santa Marina Salina (ME). Tel. 090 9843475
Fascia di prezzo: 35 – 40 €.
Alla fine di Santa Marina Salina. I tavoli più richiesti sono sulla terrazza panoramica, che si è costruita una certa notorietà per le cenette romantiche. In tavola: spada, spaghettoni con ragù di alalunga, paste di mandorla fatte in casa. Carta dei vini curata.
Altrove sull’isola
Il Signum è l’hotel della cucina stellata di Martina Caruso, abile a combinare nei suoi piatti pesce e verdure dell’orto.
Al tramonto l’aperitivo a Capofaro, locanda elegante vista mare tra le vigne di Malvasia, è un sogno.
Altro aperitivo imperdibile tra vini e specialità locali, sulla terrazza del Mercanti di Mare, hotel e ristorante nella piazza principale di Santa Marina. Sul cui molo è ti dei tassativamente fermare da Alfredo, superstar della granita e del pane cunzatu, famoso anche nel continente.
» Digital Detox «
La crescita esponenziale dei “ritiri” senza tecnologia
La BBC esplora il boom dei ritiri digital detox, dove le persone si disconnettono da dispositivi e social media per ritrovare benessere mentale e connessione con la natura.
Eremito a Parrano (Terni), è un ex monastero senza wi-fi, telefono, TV o tecnologia, con pareti in mattoni, camere essenziali e illuminazione a lume di candela.
Questi ritiri, sempre più popolari in risposta alla dipendenza tecnologica, propongono attività come meditazione, yoga e immersione nella natura.
» Non sei stato a Genova se non hai provato questo 10 piatti «
Mangiare spendendo poco edition
Tra osterie nei pittoreschi vicoli del centro, e ristoranti di pesce con sfacciata vista mare, capitano le sòle a Genova. Non è un problema tuo. Tutelato da questo decalogo frequenterai solo posti dove i genovesi mangiano ogni giorno piatti dal rapporto qualità prezzo conveniente. Rumorosi, conviviali, vitali e low cost, perché il decalogo dedicato alla Superba è in “Mangiare bene spendendo poco” edition.
1 – Lasagna Rosmarino | TRATTORIA ROSMARINO
Quanto si spende: 35 € a persona.
Sembra un bistrot parigino ma è vicino a piazza De Ferrari. Giovani e audaci, i gestori preparano in casa pane, pasta, dolci e fanno incetta di ingredienti regionali Presìdi Slow Food. Il piatto che dà il nome del locale è una lasagna con ragù bianco di manzo.
2 – Fritto misto | ANTICA FRIGGITORIA CAREGA
Quanto si spende: 10/15 € a persona.
Localino leggendario di Sottoripa aperto dal 1942. Qualche sgabello e un rialzo in legno ti permettono di mangiare all’interno se non è troppo affollato, come capita spesso. Pilucca il fritto misto dal cono da asporto in carta gialla, il prezzo è a peso (meno di 10 € il cono piccolo, meno di 15 € il cono enorme da 300 g).
3 – TRATTORIA DELLE GRAZIE | Stoccafisso Vecchia Genova
Quanto si spende: 35 € a persona
Cosa risponde il genovese al foresto che con i primi tepori si fionda in città chiedendo una trattoria tipica eppure non turistica, in centro storico però facile da raggiungere, dove si mangia bene ma spendendo poco? Adesso lo sai.
4 – GRAN RISTORO | Rosetta con cima alla genovese
Quanto si spende: 10/15 € a persona
Da decenni sfama gli impiegati a furia di panini nell’ambiente popolare dei portici di Sottoripa. Messo in conto il lungo serpente umano in coda all’ora di pranzo, ricorda di prendere una rosetta con la cima alla genovese. Un pezzo di punta di petto di vitello, aperto a forma di tasca, farcito con ingredienti vari.
5 – PANIFICIO MARIO | Focaccia nel cappuccino
Quanto si spende: 10/15 € a persona
Focacceria in zona Brignole percorsa da un lungo bancone pieno di focacce alla genovese sfornate in una ventina di varianti dentro lastre enormi e sottili. Classica (da intingere nel cappuccino), con pomodori, patate, cipolla, salvia (buonissima), olive. E ancora focaccia di Voltri e al formaggio tipo Recco.
6 – TRATTORIA DELL’ACCIUGHETTA | Trofiette di Sori al pesto
Quanto si spende: da 30/35 € a persona
Piccola trattoria nella casba dell’angiporto, tra via Prè e via Gramsci, all’altezza del Galata Museo del Mare. Piacciono le scelte “no frills”: pesce azzurro, pavimento a scacchi, tovagliette di carta e piatti che cambiano a ritmi frenetici. Tranne le trofie al pesto (ci mancherebbe).
7 – OSTERIA DA PIPPO | Lasagne al pesto
Quanto si spende: 35 € a persona
Unica tappa fuori dal centro storico, a mezz’ora d’auto verso la collina. Gestione della stessa famiglia dal 1870, ambiente rustico con giardino e veranda. Nel menu solo ingredienti e ricette dell’entroterra, tra acciughe fritte e crudi di pesce si segnala una versione insuperabile delle lasagne al pesto.
8 – TRATTORIA UGO | Fettuccine al pesto con patate e fagiolini
Quanto si spende: 35 € a persona
Reverenda trattoria genovese idolatrata per il pesto sopraffino (che puoi farti spedire a casa), con il menu scritto sulle tovagliette di carta paglia. Le fettuccine verdi al pesto con patate e fagiolini sono consigliate come auto-terapia per i momenti complicati. Mercoledì trippa. Venerdì stoccafisso.
9 – CREMERIA BUONAFEDE | Panera
Quanto si spende: da 1 a 10 € a persona
Il caffè con la panera, consigliato agli amici persino da Stendhal, è la carta di identità del locale nel centro medievale, al pari della meravigliosa panna montata. Panera è la contrazione in genovese di panna nera, riferimento al cambio di colore dell’ingrediente principale, dovuto all’aggiunta della polvere di caffè.
10 – LABORATORIO GASTRONOMICO | Latte dolce
Quanto si spende: 15 €
Al Mog (mercato orientale di Genova) troverai di tutto: carne, pesce, dolci, spezie, verdure. Il Laboratorio Gastronomico è tra le cucine low cost. Fritti, panini, pizza, trofie al pesto. Ma devi provare il latte dolce, ricetta tradizionale di una merenda fatta di crema pasticcera molto densa, tagliata a quadretti e fritta.
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» Pasta alla forma «
Neo-tradizione (inventata)
Un rimasuglio uscito dalla porta degli Settanta rientra dalla finestra complice la sbornia social per i piatti completati al tavolo.
Oggi la neo-tradizione si chiama “pasta alla forma”. È pasta mantecata in una forma di Parmigiano Reggiano (più spesso, per risparmiare, di Grana Padano) la cui superficie viene fiammata con grappa o vodka.
La forma, spaccata a metà, rafforza nei turisti il mito del Parmigiano, e non sta scritto da nessuna parte che non si possa fare, ma l’igiene? Chi sanifica cosa dopo l’uso?
E lo spreco? Le forme, stagionate a lungo, rilasciano poco grasso e cremosità. Servono allora tanto olio, creme o salse, che finiscono per coprire il già tenue sapore di parmigiano.
Insomma, restiamo in zona espediente scenografico per turisti, difficile che la “pasta alla forma” sia il modo migliore per valorizzare un formaggio eccezionale.
Dove mangiare a Panarea
L'isola gioiello. Costosa, ma bellissima. Dubbi? Per non averne basta la sabbia scura della spiaggia Zammarà. O uno sguardo alla baia di Cala Junca, per quanto anche la gita in barca verso gli isolotti al largo...
CUSIRITATI
Via Comunale Mare, 70, 98050 Panarea ME. Tel. 090 983022
Fascia di prezzo: 40 – 60 €.
Trattoria a gestione femminile da tre generazioni sulla scalinata del porto. La terrazza è una loggia sulle Eolie. Se la vista è il fiore all’occhiello, la cucina guarda avanti ma senza esagerare. Esempio: il “polpo non da tradizione” (con capperi, olive e peperoni al posto delle patate).
Altrove sull’isola
Da Pina è il ristorante più famoso, insieme all’Hycesia, tipico casolare eoliano con i crudi di pesce molto ambiti.
Il Bar del Porto è sorrisi, granita, latte di mandorla, un buon cocktail al tramonto con vista struggente.
I pezzi classici della rosticceria siciliana li trovi Da Claudia.
Dove mangiare a Filicudi
Mulattiere antiche collegano piccoli paesi pieni di fascino. I fondali nascondono relitti secolari. Pecorini a Mare, minuscolo porto, è uno dei pochi posti dove c’è qualcosa da fare.
LA SIRENA
Via Pecorini a mare – Filicudi (ME). Tel. 090 9889997
Fascia di prezzo: 25 – 35 €.
A Pecorini a Mare, pittoresco villaggio con case colorate affacciate sul mare, La Sirena è un’ex gastronomia inserita in uno dei pochi alberghi dell’isola, con la terrazza sotto un pergolato a pochi passi dalle barche dei pescatori. Si mangia pesce, ovviamente, in un’accogliente atmosfera retrò.
Altrove sull’isola
Ancora a Pecorini: colazioni più che discrete con diversi pezzi di rosticceria a La Scogliera, dove, volendo, si pranza e si cena.
A La Terrazza del Phenicusa la vista è uno spettacolo. I piatti di pesce sono convincenti, meno i prezzi.
È un classico l’aperitivo al Saloon pub, vista mare inclusa.
» Gagarin «
La mia torteria è differente
I markettari non riescono a capacitarsi: la torteria livornese Gagarin, famosa per il panino a base di torta di ceci chiamato 5 e 5, non ha insegna, non ha niente, solo una bottega sul cui muro c'è uno stemma anarchico sbombolettato.
E la Fiorella, moglie di Giuliano Chiappa, che nel 1961 ha aperto la bottega al centro del mercato storico di Livorno, ti guarda in cagnesco se chiami la torta di ceci ”cecina” (come a Viareggio) o “farinata” (come a Genova).
Eppure il posto è fisso con la fila fuori. Come mai?
Di Gagarin, simbolo della Livorno portuale del dopoguerra, piacerà sempre la semplicità ruspante che traspare anche dal reel di Hermann lì sopra. Uno dei tanti turisti stregati dalla testardaggine di chi non vuole identificare con il fighettume gastronomico più deteriore un cibo di strada poverissimo.
Dove mangiare a Alicudi
Un cono che si erge sul mare, scalabile solo con una salita poco gradita ai più. Alicudi ha solo 80 abitanti, alcuni de quali, si dice, dotati del potere di deviare i cicloni.
BAR L’AIRONE
Via Perciato, snc – Alicudi ME. Tel. 389 1131593
Fascia di prezzo: 25 – 35 €
Nell’isola meno abitata e più selvaggia, il bar, ristorante, trattoria è un punto di ritrovo sia per gli isolani che per i turisti. I piatti serviti in terrazza ruotano attorno al pesce, freschissimo e mangiato praticamente sul mare. Tanto che puoi ingannare l’attesa delle abbondanti portate ordinate facendo il bagno.
Ho finito per oggi. Passa un buon fine settimana, ci ritroviamo qui giovedì pomeriggio 22 maggio.